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Medicina da remoto: i trend per il 2023

SaluberMD traccia i trend del 2023 per l’evoluzione della medicina da remoto Il settore della telesalute o medicina da remoto è destinato a crescere nel prossimo futuro, a confermarlo i 20 miliardi del PNRR che serviranno alla digitalizzazione e allo sviluppo tecnologico della sanità. La televisita, l’utilizzo di device indossabili e il ruolo sempre più centrale del paziente, diverranno pratiche di uso comune che porteranno a una forte evoluzione e crescita del settore.

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11 gennaio 2023
di Redazione BITMAT
Leggere originale

SaluberMD illustra quali sono le tendenze da tenere d’occhio per quest’anno in materia di medicina da remoto e traccia i trend del 2023 per l’evoluzione della telemedicina.

SaluberMD, società internazionale focalizzata nello sviluppo di servizi innovativi nel campo della medicina a distanza, ha tracciato le tendenze del 2023 che coinvolgeranno tutto l’ecosistema sanitario.

1. Salute come elemento di attrattività

Nel 2023 assisteremo ad una sempre maggiore attenzione da parte di aziende e gruppi utility, con un grande parco clienti, ai temi della salute. È ormai assodato che la salute sia tornata a essere una priorità per i cittadini, diventando sempre più un elemento di attrazione per chi vuole fidelizzare il proprio cliente e differenziare la propria offerta. Ne è un esempio pratico la recente collaborazione fra Fastweb, gruppo leader nelle telecomunicazioni, e SaluberMD, che hanno lanciato una soluzione innovativa che permette ai clienti di Fastweb di poter usufruire di servizi digitali dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura tramite un’unica piattaforma. Questo nuovo servizio consente di contattare da remoto, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dei medici di medicina generale e di prenotare televisite con medici specialisti che potranno prescrivere terapie farmacologiche o approfondimenti diagnostici.

2. Un mercato dato-centrico

L’evoluzione nel mondo sanitario, così come per altri settori, passerà dall’analisi dei dati: avere a disposizione un quadro medico perennemente aggiornato, in formato digitale, permette ai medici un monitoraggio più preciso sullo stato di salute del paziente. Il tema della condivisione diventa quindi centrale in quest’ottica: attualmente il fascicolo sanitario nazionale è un primo passo nella giusta direzione. Ma c’è ancora molta strada da fare per arrivare allo sviluppo di una piattaforma unica in grado di raccogliere e gestire in un’unica soluzione tutti i dati medici di un paziente, siano essi il frutto di visite pubbliche o private, così da avere una fruizione immediata sia per il paziente che per il medico. Un’anamnesi quanto più completa è infatti un fattore fondamentale per una corretta diagnosi e trattamento di cura.

3. Punti diagnostici di prossimità

Da sempre i maggiori centri ospedalieri e laboratori sono stati presidi dei grandi centri urbani. La digitalizzazione dei percorsi sanitari può cambiare questo paradigma facilitando l’accesso a visite e cure a chi abita in luoghi remoti, come isole minori o comunità montane, dove l’accesso a punti ospedalieri può risultare più difficoltoso. Oggi grazie allo sviluppo dei Point of Care, punti di diagnostica decentralizzati creati ovunque si trovi l’utilizzatore finale – come ad esempio strutture ambulatoriali e studi medici, RSA, infermerie aziendali, farmacie – è possibile ampliare l’accessibilità ai servizi per quelle persone che hanno difficoltà a raggiungere centri urbani. Grazie allo sviluppo di una rete digitale i dati raccolti potranno essere inviati tempestivamente allo specialista richiesto, che referterà gli esami e caricherà la documentazione legata al caso al paziente nella sua piattaforma digitale. Nei prossimi anni assisteremo allo sviluppo di una fitta rete di centri diagnostici di prossimità su tutto il territorio nazionale, che porteranno un importante contributo al sistema sanitario nazionale, facilitando l’accesso a visite e cure a chi abita in luoghi remoti.

4. L’era dei dispositivi medici

Il mercato dei dispositivi medici è fortemente in crescita, con un valore di 439 miliardi a livello mondo e una proiezione di crescita del 5,9% medio annuo (indagine medtech di Mediobanca), è un metatrend che sottolinea quanto la telesalute prenderà sempre più piede nel panorama mondiale. Attraverso innovativi sensori e dispositivi dotati di intelligenza artificiale i device medici diventeranno strumenti fondamentali per una nuova visione della medicina, sempre più paziente-centrica. Questi strumenti consentiranno infatti la raccolta, l’analisi e la trasmissione in tempo reale di dati sanitari personali, e allo stesso tempo una gestione più approfondita della sintomatologia.

5. Educazione alla Telesalute

Gli investimenti nella sanità digitale sono progressivamente aumentati a partire dal 2016, ma è con la pandemia che si è assistito a uno straordinario incremento di questi, si stima arriverà a valere 1,5 trilioni di dollari entro il 2030 (indagine di Klecha & Co – investment back specializzata in medtech). Tuttavia l’evoluzione dell’ecosistema di salute dovrà passare anche da altre sfide, da quella tecnologica a quella culturale, avvicinando non solo i cittadini alla pratica della visita da remoto, ma gli stessi medici all’uso delle nuove piattaforme. Per aumentare l’efficacia delle visite da remoto servono competenze precise e formazione.

Proprio a tale scopo SaluberMD ha sviluppato il metodo scientifico Screen Side Manner (SSM), appositamente realizzato per istruire il personale medico sulle linee guida da seguire per aumentare l’efficacia delle televisite, attraverso tecniche specifiche che ottimizzano la riuscita del colloquio da remoto. Grazie a questo metodo i risultati di SaluberMD dimostrano che il 92% delle visite da remoto, gestiti sulla piattaforma, non necessitano di un successivo follow-up in presenza ed è quindi possibile limitare gli spostamenti e le visite ambulatoriali.